L'installatore risponde
Benvenuti nella sezione dedicata alle FAQ!
Gruppo Astro fornisce ai propri utenti la possibilità di trovare un risposta rapida a dubbi relativi ai servizi e ai prodotti offerti.
In questa sezione si può consultare l’archivio delle FAQ organizzate per aree tematiche:
Perché dovremmo scegliere il Gruppo Astro?
Il Gruppo Astro, attraverso una rete organizzata che garantisce una copertura totale su tutto il territorio nazionale, è in grado di far fronte a qualsiasi tipo di richiesta con la garanzia di risposte certe ed economicamente concorrenziali.
Come fate ad operare in tutt’Italia?
Grazie al Gruppo che è costituito da 55 impiantisti che garantiscono una copertura totale su tutto il territorio nazionale, una condizione continuamente ricercata e apprezzata dai committenti. Tutte le aziende del Gruppo, inoltre, vantano un’attività ultradecennale che le porta ad avere un legame molto forte con il territorio in tutte le sue forme, dalla clientela alla conoscenza delle più varie esigenze di mercato.
Con quale tipologia di clienti lavorate?
Il Gruppo Astro, attraverso i suoi soci, lavora con ogni tipologia di cliente: dal privato alle aziende, dalle aziende multisito agli Enti.
Vantate già tra i vostri clienti Catene di Negozi o Aziende Multisito?
Si, il Gruppo Astro vanta tra i suoi clienti diverse catene di negozi in quanto è sempre maggiore la necessità di avere un unico interlocutore a livello nazionale in grado di offrire tutti i servizi tecnologici.
Come richiedere un preventivo/sopralluogo?
È necessario inviare la richiesta attraverso l’apposito Form presente sul sito internet oppure inviare la richiesta al seguente indirizzo email: info@gruppoastro.it
I preventivi e i sopralluoghi sono gratuiti?
Si, sono completamente gratuiti.
Qual è la garanzia prevista per gli impianti da voi realizzati?
La garanzia è quella prevista secondo le normative vigenti e cioè 12 mesi. È inoltre possibile estendere la garanzia mediante la stipula di contratti di manutenzione.
Quale tipo di assistenza date ai vostri Clienti?
Le aziende associate al Gruppo mettono a disposizione dei propri clienti professionalità, competenza e organizzazione dalla fase di consulenza alla gestione del post-vendita, curando la progettazione, la gestione delle offerte, le tecniche di vendita e l’installazione.
I vostri impianti sono certificati secondo le normative vigenti?
Certamente, gli impianti realizzati dai soci Astro sono certificati secondo le normative vigenti.
È possibile usufruire del servizio di noleggio impianti?
I soci Astro, in partnership con alcune aziende del settore, danno la possibilità di usufruire di determinati tipi di impianti attraverso il noleggio.
E’ possibile installare un sistema d’allarme in un edificio non predisposto?
Oggi esistono molti sistemi senza fili che permettono di ovviare i lavori di muratura. È bene ricordare però l’importanza di rivolgersi alla competenza unica dei professionisti del Gruppo Astro per la realizzazione di qualsiasi impianto d’allarme.
Quanto costa installare un sistema d’allarme?
Sono diverse le variabili che concorrono nella definizione del costi perché questi dipendono dal tipo di edificio ma soprattutto dal livello di protezione che richiede l’utente, quindi è impossibile dare un’indicazione economica senza questi requisiti.
Da quali dispositivi è composto un impianto d’allarme?
Un efficiente sistema d’allarme è composto da diversi elementi: dispositivi di protezione (perimetrali o volumetrici), gestione comandi (tastiere), centrale e dispositivi d’allarme (sirene, comunicatori di allarme).
Quali sistemi di protezione perimetrali esistono?
Per sistemi perimetrali si intendono i dispositivi che rilevano l’intrusione sugli accessi (porte e finestre) che sono: contatti magnetici, sensori sismici, sensori a filo per sollevamento e taglio tapparella, barriere ad infrarosso attivo e rivelatori volumetrici a tenda. In alcuni casi si installano delle protezioni perimetrali esterne all’edificio che garantiscono una maggiore tempestività della rilevazione e una maggiore libertà di movimento per i proprietari, ma in questo caso devono essere valutate attentamente in funzione dei luoghi e del loro costo, sicuramente superiore.
Un sistema d’allarme senza fili (wireless) è efficace quanto il sistema cablato?
Tecnicamente un sistema d’allarme senza fili non raggiunge mai l’efficienza del sistema cablato. Esistono però dei sistemi wireless che hanno un livello di sicurezza più che sufficiente per un utilizzo di tipo abitativo.
Come si inserisce il sistema d’allarme?
Tramite apposito comando con l’utilizzo di tastiere, chiavi di prossimità o trasmettitori radio.
L’antifurto funziona anche se salta la corrente elettrica?
Si, l’impianto non perde la propria operatività grazie ad appositi accumulatori con autonomia di circa 24 ore. Inoltre, i moderni sistemi avvisano con una telefonata della mancanza di energia elettrica.
Dov’è meglio installare la centrale?
Sicuramente in un ambiente poco visibile e protetto in modo tale da renderla più sicura e ovviare al fattore estetico non proprio uno dei migliori.
Dove vanno installati i sensori?
Dipende dalla tipologia dell’edificio che si vuole proteggere. In ambiente abitativo si tende ad avere una protezione perimetrale esterna e volumetrica interna, mentre in ambienti commerciali è sufficiente la protezione volumetrica.
E’ possibile attivare il sistema d’allarme mentre sono in casa?
Si, un buon sistema d’allarme prevede la protezione volumetrica grazie alla quale è possibile inserire l’allarme anche quando l’utente si trova all’interno della propria abitazione, garantendo al tempo stesso la sicurezza di beni e persone.
Che autonomia hanno le batterie dei sensori senza fili?
I sensori dei sistemi professionali garantiti dai Soci del Gruppo Astro hanno una durata media di almeno 3-4 anni.
E’ possibile essere avvisato quando è necessario cambiare le batterie dei sensori?
Si, il sistema avvisa l’utente 10-15 giorni prima che le batterie siano completamente scariche con un’apposita segnalazione “Batteria bassa sensore” visibile sulla tastiera.
Perchè il sensore del mio antifurto fa scattare falsi allarmi?
Una volta accertato che le batterie del sensore non siano scariche il falso allarme potrebbe derivare da un errato posizionamento. In caso di impianto wireless è necessario riposizionarlo correttamente mentre se si tratta di un impianto cablato occorre intervenire sull’impianto.
Il mio animale domestico può generare un falso allarme?
Esistono sensori di movimento che tollerano la presenza di piccoli animali in casa, pertanto è bene informare prima chi si occuperà dell’installazione dell’impianto d’allarme.
La sirena esterna è obbligatoria?
La sirena esterna può essere un buon deterrente contro il furto poiché il suo unico scopo è quello di attirare l’attenzione, quindi se si decide di installarla va posizionata in maniera ben visibile. La sirena esterna deve essere anti-manomissione e completamente autonoma dalla linea elettrica, inoltre è sconsigliato l’uso di sistemi dove il lampeggiante rimane acceso segnalando (anche a estranei) lo stato dell’impianto.
Quando scatta l’allarme posso essere avvisato sul mio cellulare?
Si, grazie al comunicatore telefonico che può essere anche GSM laddove la linea telefonica non è presente o si voglia raggiungere un livello di sicurezza che eviti il taglio della linea telefonica. Infatti grazie a questi apparati è possibile fare inviare gli allarmi sui numeri precedentemente programmati, sia essi cellulari o numeri fissi propri, di amici e parenti o delle forze dell’ordine, per controllare lo stato del proprio antifurto da remoto. .
Che cos’è un sistema nebbiogeno collegato all’antifurto?
È un dispositivo che in maniera molto tempestiva satura un ambiente di un fumo atossico che inibisce la visibilità. Queste apparecchiature vengono utilizzate come anti-rapina o più comunemente vengono abbinate a un sistema d’allarme per ovviare al rischio di furti eseguiti con estrema rapidità.
La dichiarazione di conformità di un impianto elettrico è obbligatoria?
Alla fine dei lavori l’installatore deve rilasciare la Dichiarazione di Conformità come richiesto dalla legge 46/90. Essa deve essere redatta secondo il modello ministeriale in quattro copie sottoscritte dal titolare dell’impresa installatrice e dal responsabile tecnico le quali dovranno essere consegnate al committente e agli enti.
L’impianto antincendio necessita di manutenzione periodica? E di assistenza?
Se si tratta di un impianto obbligatorio come stabilito dalla normativa sono necessari due controlli all’anno.
Cos’è un impianto splinker?
È un impianto ad estinzione automatico che viene installato al fine rilevare e spegnere l’incendio localmente, nei suoi stadi iniziali.
Qual è la differenza tra i vari sistemi antincendio?
I principali sistemi antincendio si differenziano in Segnalazione manuale incendio, Sistemi di rilevazione incendio e Sistemi di rilevazione e spegnimento incendio.
Come si attiva/disattiva un sistema antincendio?
Il sistema è attivo 24 ore su 24.
Quali sono le normative da seguire per l’installazione di un impianto antincendio?
La norma a cui fare riferimento per l’installazione di un impianto è la nuova normativa di rilevazione incendi UNI ENI 9795:2010.
L’antitaccheggio è un buon deterrente per il furto?
Certamente, ormai molte persone conoscono l’elevata diffusione che hanno raggiunto i sistemi antitaccheggio, infatti la sola presenza del sistema riduce del 60% i furti dei clienti abituali che non rischiano più di fare brutte figure dove possono essere riconosciuti.
Da cosa è composto un sistema antitaccheggio?
Per sistema antitaccheggio si intende un dispositivo utile ad evitare il furto con destrezza, costituito da un sistema elettronico posto in prossimità dell’uscita di un locale che rileva il transito di prodotti non regolarmente pagati. Esso è generalmente composto da una o più antenne poste all’uscita, da etichette o placche applicate sui prodotti da proteggere e da un apparecchio che rimuove le placche o disattiva le etichette una volta che il prodotto è stato regolarmene acquistato.
Come funziona il sistema antitaccheggio?
Esistono diverse tecnologie di antitaccheggio ma il principio di funzionamento è similare: un’antenna posta in prossimità del varco da proteggere emette un segnale (che può essere radio, magnetico o elettromagnetico) per un periodo piccolissimo, quindi smette di trasmettere e rimane in attesa di un segnale di ritorno. Se non c’è nessuna etichetta o placca nel raggio d’azione del sistema non succede nulla. Se invece c’è un oggetto protetto nel campo esso risponderà con un segnale specifico e il sistema emetterà un allarme.
In che modo viene realizzato un sistema antitaccheggio?
I moderni sistemi antitaccheggio hanno raggiunto una maturità tale da poter essere installati praticamente ovunque, quindi con un veloce sopralluogo è possibile individuare i punti da proteggere (uscite) e la loro dimensione. Infatti tutti i sistemi antitaccheggio hanno un’area di rilevazione ben distinta e limitata. Esempio: se per una porta di 90 cm basta una sola antenna (indipendente dalla tecnologia usata) ,per un varco di due metri ne saranno necessarie due. Importante è anche valutare la disponibilità di punti di alimentazione a 220 Vac nelle vicinanze del punto in cui verrà installato il sistema.
Se salta la corrente il sistema funziona ugualmente?
No, tutti i sistemi antitaccheggio vengono alimentati a 220Vac. Quindi, se non è stato installato un buon gruppo di continuità e viene a mancare l’alimentazione, il sistema si spegne.
Vorrei automatizzare il mio cancello: come faccio?
Dal sopralluogo all’installazione e dalla manutenzione all’assistenza rivolgetevi ai Soci del Gruppo Astro per un servizio completo e professionale per i vostri cancelli automatici.
Il servizio di automazione cancelli si può applicare a qualsiasi tipo di cancello già esistente?
Si, è indispensabile eseguire un opportuno sopralluogo per valutare al meglio il tipo di automazione per cancelli più idoneo alle esigenze dell’utente.
È meglio un cancello automatico scorrevole o un cancello automatico a battente?
Dipende dalle circostanze. Normalmente il cancello automatico a battente viene preferito da un un punto di vista estetico e viene realizzato in ambito abitativo. Il cancello automatico scorrevole invece è preferito in ambito industriale perché con questa opzione si possono raggiungere dimensioni di varco superiori, e durante l’apertura il cancello automatico occupa meno spazio scorrendo lungo la recinzione della proprietà.
Come si aprono i cancelli automatici in caso di black-out?
In caso di black-out o guasto tutti gli automatismi hanno un dispositivo di sblocco che permette di aprire il cancello automatico manualmente.
Il cancello automatico si apre a scatti, come posso fare?
È opportuno rivolgersi al servizio di assistenza dei Soci Astro in modo da programmare un intervento di verifica sui propri cancelli automatici.
Guasto al motore del cancello automatico, come risolvere il problema?
È opportuno rivolgersi al servizio di assistenza dei Soci Astro in modo da programmare un intervento di verifica o eventuale sostituzione del meccanismo di automazione dei cancelli.
Vorrei automatizzare il mio cancello ma intendo acquistare solo il kit di installazione, è possibile?
No, la normativa non lo prevede. Le automazioni cancelli devono essere infatti progettate e realizzate in conformità con quanto previsto dalla normativa n. 2006/42/CE. La marcatura CE deve essere apposta nell’impianto di automazione cancelli e deve essere rilasciata una dichiarazione di conformità quindi è indispensabile rivolgersi ai Soci del Gruppo Astro.
Manutenzione cancello automatico: sono previsti controlli periodici obbligatori?
Si, come previsto dalle normative della Direttiva Macchine e delle norme applicabili EN 12445 e EN 12453.
Quante fotocellule vengono installate in un cancello automatico?
Il numero delle fotocellule di un cancello automatico varia in funzione dell’analisi dei rischi che l’installatore specializzato del Gruppo Astro deve eseguire prima dell’installazione del cancello automatico stesso.
Che caratteristiche devono avere le fotocellule per l’automazione dei cancelli?
Le fotocellule (comprese quelle denominate “auto-allineanti”) che hanno una funzione di rilevazione presenza aggiuntiva alla limitazione delle forze operative dell’anta, devono soddisfare i requisiti e le prove indicati nelle norme EN 12453 per questo tipo di dispositivi (tipo D).
Cos’è la marcatura CE?
E’ una certificazione obbligatoria che l’installatore deve apporre sull’automazione (macchina finita) del cancello, che attesta la conformità del prodotto secondo le Direttive Comunitarie.
Vorrei conservare il mio posto auto ma non posso installare un cancello a battente né tanto meno uno scorrevole. Come posso fare?
Si possono installare delle sbarre automatiche o salvaparcheggi motorizzati e telecomandati in grado di preservare singolarmente il proprio posto auto.
Vorrei installare un cancello automatizzato, ma il mio ingresso non è in piano. Come possa fare?
In questo caso è opportuno rivolgersi al servizio di assistenza impianti di automazione cancelli dei Soci del Gruppo Astro in modo tale da programmare un intervento di verifica.
Se una persona acquista al supermercato un kit per automatizzare un cancello da installare per uso privato deve compilare il Fascicolo tecnico, la dichiarazione di conformità e apporre la marcatura CE al cancello ?
Sì, ai sensi della Direttiva “Macchine”. Sono esclusi gli impianti di automazione per portoni da garage per uso domestico in singole unità abitative e con comando non automatico se il produttore del kit di automazione dichiara che risponde pienamente ai requisiti della norma EN 60335-2-95
È possibile gestire un cancello automatico da remoto (tramite cellulare)?
Si, esistono dei dispositivi che permettono – senza costi di chiamata – di poter comandare l’apertura del cancello automatico con il proprio cellulare.
Qual è l’utilità di un impianto di climatizzazione e condizionamento?
Principalmente il ruolo fondamentale di un impianto di climatizzazione e condizionamento consiste nell’abbattere le alte temperature e soprattutto il livello di umidità nell’aria.
Da cosa è composto un impianto di climatizzazione e condizionamento?
È costituito da una o più macchine interne (split) e da una unità esterna (condensante).
Come si predispone un luogo per un impianto di climatizzazione e condizionamento?
Normalmente si effettua un sopralluogo per verificare la possibilità di installare split e condensante. In alternativa l’impianto potrebbe già essere predisposto sottotraccia.
Che tipi di impianti di climatizzazione e condizionamento esistono?
I tre impianti principali sono: con split e condensante, canalizzato, ad acqua.
Gli impianti di climatizzazione e condizionamento necessitano di manutenzione periodica?
Dipende dall’utilizzo, è buona regola effettuare la pulizia dei filtri almeno una volta all’anno.
Che cosa si intende per sistema di Controllo Accessi?
Il sistema di Controllo Accessi è dato da una serie di dispositivi che identificano e registrano le entrate e le uscite in determinate aree che si vogliono controllare.
Da cosa è composto un sistema di Controllo Accessi?
Il sistema si distingue in dispositivi di identificazione, apparati di elaborazione e memoria (unità di controllo) e software di gestione in grado di elaborare dati, statistiche e abilitare/disabilitare utenti.
Che tipi di sistemi di identificazione esistono?
Esistono diversi sistemi che vanno dai lettori di tessere magnetiche quali trasponder (prossimità) e codici numerici, a sistemi più sofisticati come il biometrico (impronte).
È possibile combinare un sistema di controllo accessi con la gestione delle presenze e timbro cartellino in aziende?
Si, anche se a volte le esigenze aziendali portano a gestire separatamente i due impianti. Esempio: si vogliono controllare gli accessi ad aree specifiche e allo stesso tempo si vuole controllare l’accesso del personale non dipendente e dei visitatori.
È possibile gestire un Controllo Accessi con “visione” della targa degli automezzi?
Si, sono sistemi complessi che prevedono opportune telecamere e software per il riconoscimento delle targhe. Normalmente vengono impiegati per i controlli dei centri storici cittadini.
Cosa si intende per Domotica e Building Automation?
Si intende l’integrazione di tutti gli impianti presenti in una casa. Ciò significa far “parlare agli impianti una stessa lingua” per farli funzionare al meglio.
Qual è la differenza tra Domotica e Building Automation?
La differenza sta nel campo di attuazione: la Domotica si inserisce in ambiti abitativi mentre la Building Automation si inserisce in complessi industriali e non abitativi.
Quali aspetti di una casa privata si possono “domotizzare”?
Si possono domotizzare tutti gli aspetti e gli impianti. Ovviamente bisogna capire le priorità del cliente e concentrarsi sulle sue esigenze.
Dove sono maggiormente utilizzati sistemi domotici?
Principalmente vengono utilizzati in tre circostanze: case di medio/alto livello, case con esigenze specifiche (es: portatori di handicap), case con conformazioni particolari.
Qual è il vantaggio di utilizzare sistemi domotici?
Maggiore facilità di gestione e comfort, risparmio dei tempi di gestione e ottimizzazione dei costi.
E’ possibile installare il controllo dell’illuminazione centralizzata?
Certamente. Si possono creare le giuste ambientazioni calibrate a seconda dell’orario o dell’attività prevista grazie a comodi comandi di accensione e spegnimento centralizzati con cui è possibile scegliere gli scenari più adatti alle esigenze dell’utente.
Come posso evitare un sovraccarico energetico nell’attivazione centralizzata degli elettrodomestici?
Lo evito attivando un dispositivo ad hoc che effettua il monitoraggio costante di corrente consumata, emettendo un suono in casi pericolosi di distacco da parte dell’Enel. In caso di allarme prolungato il dispositivo stacca sequenzialmente i circuiti elettrici con un ordine di priorità preimpostato dall’utente (es: phon, lavatrice, condizionatore).
Posso monitorare i serramenti della mia abitazione/edificio?
Si, premendo semplicemente un tasto si possono controllare tutti i serramenti di casa, sia singolarmente che per gruppi. Tramite appositi sensori è anche possibile rilevare le condizioni meteorologiche e programmare la chiusura di tende e serramenti.
Come si converte un impianto elettrico in chiave domotica?
In caso di ristrutturazione non occorre eseguire opere murarie particolari ma è possibile utilizzare i condotti già esistenti per installare il nuovo impianto domotico.
Quando è il momento più opportuno per realizzare un impianto domotico?
Il prima possibile. Sia che si tratti di una nuova abitazione o di una ristrutturazione è bene intervenire sin dal principio, perché la domotica è trasversale a tutte le fasi di progettazione di un moderno edificio in quanto tiene conto di tutti gli aspetti strutturali e architettonici, sia negli spazi interni che nel layout dell’arredamento.
Cosa si intende per Gestione Alberghiera?
Si intende l’automazione del processo produttivo dell’albergo, ovvero: prenotazione della camera da parte del cliente, arrivo in camera e permanenza, abbandono della camera e pagamento del conto. In questo processo è possibile ottimizzare i costi di gestione e migliorare il comfort al cliente stesso.
Cosa si intende per sistema di gestione automatica delle camere?
Il sistema è composto da: lettore esterno alla camera, tasca interna e termostato ambiente. Il funzionamento integrato dei tre dispositivi permette di far si che nessuna luce sia accesa quando il cliente non si trova in camera, che il riscaldamento sia spento quando il cliente non è in camera o quando le finestre sono aperte, e una maggiore sicurezza tramite l’uso badge.
L’integrazione di sistemi domotici per la gestione alberghiera che utilità offre all’utente?
Ci sono una serie di vantaggi che i sistemi domotici offrono nella gestione alberghiera: maggiore sicurezza (tutti i transiti sono tracciati nel software centrale), maggiore privacy (l’utente non viene mai disturbato quando si trova all’interno della camera), maggiore efficienza del servizio in genere.
Cosa si intende per Gestione Automatica Parcheggi?
I sistemi di Gestione Parcheggio consentono l’automazione di un’area, sia a raso che multipiano, destinata alla sosta di veicoli per consentirne la gestione, il controllo e l’esazione tariffe di un moderno parcheggio completamente automatizzato. Il sistema consente di gestire in automatico gli accessi in un’area chiusa dove lo scopo è quello di far pagare il parcheggio in funzione del tempo di sosta. Gli utenti possono quindi accedere ritirando un biglietto che utilizzeranno poi per effettuare il pagamento in cassa (manuale o automatica) e successivamente per uscire dall’area nei tempi previsti.
Da cosa è composto un sistema di Parcheggio?
Il sistema è costituito da:
pista di entrata, composta da colonnina di emissione biglietti e lettura trasponder, sbarra e spire interrate;
pista di uscita, composta da colonnina di lettura biglietti e trasponder, sbarra e spire interrate;
cassa manuale o automatica.
Dove si possono installare sistemi di Parcheggio?
In qualsiasi realtà in cui l’utente intende far pagare la sosta: parcheggi in ambito urbano per società municipalizzate “multiservizi”, società private/cooperative, alberghi, aeroporti porti, centri commerciali, ospedali, parchi per il divertimento, strutture sportive, strutture fieristiche.
Sono integrabili sistemi di parcheggio con pagamento tramite POS?
Si, tra le impostazioni di parcheggio è previsto anche il sistema POS. Tradizionalmente la cassa automatica può essere dotata di tale apparato, mentre in cassa manuale il sistema è a parte (come nelle principali attività commerciali).
È possibile fare una specie di abbonamento per usufruire del parcheggio?
I sistemi di parcheggio possono gestire sia utenti occasionali con biglietti bar-code, sia utenti abbonati tramite tessere badge o sistemi tipo Telepas. Gli abbonamenti possono essere definiti dal gestore in base alle esigenze.
Che cos’è un dissuasore di sosta?
È un prodotto che permette all’utente e possessore dell’impianto di riservare il proprio spazio auto.
Che tipi di dissuasori di sosta esistono?
Si distinguono tre tipi di dissuasori di sosta: fissi (necessitano di scavi e opere murarie), mobili meccanici e mobili automatici.
Come si può azionare il dissuasore di sosta?
Il dissuasore di sosta si attiva attraverso un telecomando.
Quanto dura la carica della batteria del dissuasore di sosta?
In condizioni ottimali, vale a dire con quattro azionamenti al giorno (alzata/discesa) le batterie garantiscono un’autonomia di un anno.
Serve qualche autorizzazione per l’installazione del dissuasore di sosta?
Se il dissuasore di sosta viene posizionato sul suolo privato non serve nessun tipo di autorizzazione.
Sono necessarie opere murarie per l’installazione del dissuasore di sosta?
No, per l’installazione sono necessari solamente quattro fori nel pavimento.
Che cosa si intende per impianti integrati di ricetrasmissione segnali televisivi?
Si tratta di impianti che integrano tutti i segnali ddt e sat all’interno di un condominio/abitazione.
Da cosa è composto questo tipo di impianto?
È composto da antenne tv, parabole, cavi coassiali/ottici, centralini, multiswitch, radiali sat.
Che cosa si intende per impianto di aspirapolvere centralizzato?
Avere un aspirapolvere di elevata potenza aspirante, collocato in un locale tecnico, e collegato tramite una rete tubiera a delle bocchette chiuse con un portellino dove verrà inserito il tubo flessibile di lavoro.
Dove posso installare un impianto di aspirapolvere centralizzato?
L’impianto è installabile in ambito residenziale, commerciale, industriale e in tutti i luoghi che necessitano una pulizia a fondo dei pavimenti.
Come funziona un impianto di aspirapolvere centralizzato?
Ci sono due tipi di attivazione dell’impianto: automatico e semiautomatico. L’attivazione automatica avviene quando si apre il portellino della boccetta della presa aspirante; l’attivazione semiautomatica avviene tramite un interruttore posizionato sul manico della “scopa”.
Per la realizzazione di questo impianto sono necessarie opere murarie o canalizzazioni specifiche?
Normalmente la rete tubiera dell’impianto viene incassata nella pavimentazione e nelle pareti; dove è possibile si può comunque realizzare un ‘impianto con la rete tubiera a vista.
Quali sono i vantaggi di un impianto di aspirapolvere centralizzato?
La pulizia è molto più profonda rispetto a qualsiasi aspirapolvere tradizionale, l’aria che viene aspirata viene espulsa all’esterno come micropolveri in modo da salvaguardare le persone che sono affette da allergie da acari (con i tradizionali aspirapolveri l’aria aspirata rimane nell’ambiente). Inoltre il contenitore delle polveri viene svuotato saltuariamente con modalità igieniche, durante le pulizie non si deve trasportare l’aspirapolvere ma solo un tubo con a capo la scopa ed essendo la centrale aspirante collocata in un locale tecnico, le operazioni di pulizia risultano molto silenziose.
Da cosa è costituito un impianto elettrico?
È costituito da tutti quei materiali marchiati IMQ CE quali componentistiche per quadri, cavi elettrici e componenti di distribuzione, utilizzati per rendere funzionante apparecchiature e/o luoghi.
Che cosa si intende per “messa a terra” per un impianto elettrico?
La messa a terra è il collegamento delle utenze che compongono l’impianto a un punto denominato equipotenziale primario, collegato all’esterno con un picchetto come previsto dalle normative vigenti.
Da quali normative sono disciplinati i lavori sugli impianti elettrici?
Per i lavori in bassa tensione il riferimento è costituito dalla norma CEI 11-27 “Esecuzione di lavori su impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua”. Per lavori in media ed alta tensione le normative di riferimento sono la CEI 11-15 ” Esecuzione di lavori sotto tensione ” e la CEI 11-1 ” Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata.
In cosa consiste la nuova norma CEI 64-8 V3?
La V3 della norma CEI 64-8 si riferisce agli impianti elettrici delle unità immobiliari situate in condomini o in villette mono o plurifamiliari e fornisce prescrizioni “addizionali” ai fini delle prestazioni. Essa prevede che l’impianto deve essere dimensionato per una potenza impegnabile pari a 3kW se la superficie interna calpestabile dell’unità abitativa, esclusi cantina, box e soffitta, è inferiore a 75 mq e 6kW se la superficie interna calpestabile dell’unità abitativa, esclusi cantina, box e soffitta, è superiore a 75 mq.
È necessaria una manutenzione periodica dell’impianto elettrico?
Si, dove lo prevede la norma. Ad esempio negli impianti di illuminazione di emergenza e sicurezza.
Come si possono prevenire gli sbalzi di corrente elettrica?
Mediante l’utilizzo di apposite apparecchiature come gli stabilizzatori di corrente o Ups con tecnologia online interactive.
Un impianto elettrico deve possedere determinati requisiti per essere adeguato?
La progettazione deve essere adeguata pertanto è bene contattare i professionisti del Gruppo Astro per una verifica/sopralluogo.
La dichiarazione di conformità di un impianto elettrico è obbligatoria?
Alla fine dei lavori l’installatore deve rilasciare la Dichiarazione di Conformità come richiesto dalla legge 46/90. Essa deve essere redatta secondo il modello ministeriale in quattro copie sottoscritte dal titolare dell’impresa installatrice e dal responsabile tecnico le quali dovranno essere consegnate al committente e agli enti.
Qual è il limite consentito di consumo energetico nelle abitazioni?
Non c’è un limite. A seconda delle dimensioni delle utenze contenute l’installatore valuta la richiesta di forniture monofase (da 3 a 6 Kw) e trifase (da 6 Kw in su).
Esiste un modo per riattivare il contatore senza uscire dall’abitazione?
In determinate condizioni è possibile installare un interruttore Magnetotermico di amperaggio inferiore rispetto al limitatore dell’ ENEL sacrificando una piccola quantità di energia. Così accendendo il forno, lo scaldabagno, la lavatrice e le luci scatterà prima l’interruttore Magnetotermico e mai il contatore.
Come funziona il salvavita?
Il differenziale sente la differenza di tensione in ingresso e in uscita e interviene nel caso in cui tale differenza superi il delta preimpostato dalla normativa.
Che tipo di tecnologie esistono?
Le più diffuse sono: moduli mono e policristallino, a morfo, a concentrazione. In tutti i casi sfruttano l’irraggiamento derivante dall’esposizione solare.
Quanto dura un impianto?
La norma prevede che le componenti utilizzate siano garantite per un rendimento dell’80% per un periodo di 25 anni. Attualmente alcuni produttori di pannelli fotovoltaici garantiscono il prodotto per 30 anni.
Cos’è l’impianto di terra?
La messa a terra è il collegamento delle utenze che compongono l’impianto a un punto denominato equipotenziale primario, collegato all’esterno con un picchetto come previsto dalle normative vigenti.
Servono requisiti particolari per installare un impianto fotovoltaico?
Serve compilare la domanda di connessione a Enel la quale tramite il T.I.C.A. verifica la fattibilità del collegamento dell’impianto alla rete di distribuzione.
Quanto costa installare un impianto fotovoltaico?
La spesa per l’installazione è determinata sulla base della potenza delle componenti utilizzate e delle condizioni di installazione. Esempio: per impianti di 3Kw il costo si aggira intorno agli 8.000 euro mentre per impianti di 20Kw il costo si aggira intorno ai 34.000 euro.
Ci sono costi o interventi periodici?
Si, anche se non sono obbligatori si consiglia la stipula dell’assicurazione e il controllo periodico dell’impianto.
Quanto superficie occupa un impianto fotovoltaico?
Un impianto tradizionale occupa una superficie variabile a seconda della tecnologia. Un impianto da 1 Kwp occupa circa 8mq, a morfo circa 16mq.
In quanti anni si ammortizza il costo dell’impianto?
L’ammortamento dell’impianto si calcola sulla base di un investimento iniziale diviso la quota di energia risparmiata in bolletta e gli incentivi (se ci sono) derivanti dal conto energia. Solitamente per utenze domestiche si recupera l’investimento in circa 8 anni.
Che cos’è la tariffa incentivante GSE?
È il contributo che il Gestore dei Servizi Energetici paga al soggetto titolare dell’impianto per ogni kWh prodotto dall’impianto stesso in 20 anni. La tariffa varia a seconda del tipo di impianto fotovoltaico installato e della potenza prodotta e viene corrisposta e calcolata su tutti i kWh prodotti dall’impianto.
È meglio un impianto fotovoltaico o un impianto solare termico?
Entrambi gli impianti sono valide fonti di energia alternative. Mentre i moduli fotovoltaici trasformano direttamente la radiazione solare in energia elettrica, i pannelli solari termici utilizzano l’energia termica del sole per riscaldare l’acqua da utilizzare per uso igienico sanitario o per il riscaldamento degli ambienti.
In che modo viene realizzato un impianto telefonico?
L’impianto viene realizzato mediante l’installazione di un centralino o server telefonico e una serie di apparecchi telefonici ad esso collegati. Il tutto viene a sua volta allacciato alle linee esterne predisposte dal gestore pubblico. L’insieme di questi apparati permetterà di ricevere, effettuare e trasferire le comunicazioni, oltre alla possibilità di interloquire internamente. Tutta una gamma di funzioni accessorie sono messe a disposizione dalle più moderne apparecchiature.
È necessaria l’Autorizzazione Ministeriale per l’installazione di impianti tecnologici?
L’autorizzazione è obbligatoria per gli impianti di telecomunicazione collegati alla rete pubblica pertanto la ditta installatrice è obbligata ad avere l’autorizzazione ministeriale indispensabile per installazione, collaudo, allaccio e manutenzione. L’autorizzazione è suddivisa in più livelli a seconda della complessità dell’impianto.
Quali sono i vantaggi di un impianto di telefonia VoIP rispetto a un impianto di telefonia fissa?
Maggiore gamma di servizi offerti, integrazione con apparecchiature tipo Pc, Tablet e Softphone, minori costi di gestione, maggiore flessibilità installativa per aziende multisito distribuite sul territorio.
Cosa si intende per cablaggio strutturato?
Si intende la piattaforma mediante la quale poter gestire tutti i collegamenti di un’azienda riguardanti i segnali telematici: pc, telefonia, videosorveglianza, sicurezza, ecc..
Cos’è un operatore automatico?
Consiste in un menu di sistema vocale che permette a chi chiama di essere trasferito ad un interno senza passare attraverso un operatore telefonico.
Cosa si intende per comunicazione unificata?
Si intende il processo in cui sono integrati tutti i mezzi di comunicazione, i dispositivi di comunicazione e i media, che permettono agli utenti di essere in contatto con chiunque in tempo reale e dovunque essi siano, in modo da ottimizzare le procedure aziendali e aumentare le comunicazioni umane.
Come funziona un telefono VoIP?
Il telefono VoIP permette agli utenti di fare chiamate a qualsiasi Softphone, cellulare o linea tradizionale usando il voice over IP, che consiste nella trasmissione della voce attraverso la rete internet invece piuttosto che tramite il tradizionale sistema PSTN.
Come funziona il Fax in ambienti VoIP?
Per l’invio/ricezione di fax in ambienti VoIP è necessario riservare una banda minima garantita di 64 Kbps e che siano supportati i codec G.711, T.38 ecc.. Attualmente i dispositivi Fax tradizionali possono essere sostituiti da apparati Serverfax.
L’introduzione della tecnologia Voice over IP può essere un vantaggio per le aziende?
Che differenza c’è tra un impianto tecnologico realizzato via cavo e la fibra ottica?
La principale differenza tra la fibra ottica e il cavo tradizionale in rame è data dalla possibilità della fibra ottica di supportare bande di trasmissione più elevate e per distanze maggiori, e di essere immune dai disturbi esterni quali i campi elettromagnetici.
A cosa serve il CODEC e quante varianti esistono?
Il codec converte un segnale analogico in segnale digitale per la trasmissione su una rete di dati. I codec algoritmici di codifica e decodifica sono degli standard ottimizzati da protocolli Sip. I più utilizzati per la trasmissione voce sono:
- ITU G.711 – Banda utilizzata: 64 Kbps
- ITU G.722 – Banda utilizzata: 48/56/64 Kbps
- ITU G.728 – Banda utilizzata: 16 Kbps
- ITU G.729 – Banda utilizzata: 8 Kbps, 10ms frame size
- DoD CELP – Banda utilizzata: 4,8 Kbps
E’ possibile automatizzare una porta già esistente?
Si, se è una porta a battente. Per quelle scorrevoli è necessario un sopralluogo pertanto è bene contattare i Soci del Gruppo Astro.
Quali sono i modelli principali di porte automatiche?
Si distinguono in:
- automatismi per ante scorrevoli a 1 o 2 ante;
- automatismi per ante scorrevoli telescopiche 1+1 anta o 2+2 ante;
- automatismi per ante a battenti a 1 o 2 ante;
- automatismi con ante rototraslanti a 1 o 2 ante; bussole rotanti.
Quanto conta la qualità nell’installazione di porte automatiche veloci?
Tantissimo, in particolar modo se la porta viene installata in luoghi con passaggi ad alta frequenza (supermercati, ospedali, areoporti, ecc.). Offrire un prodotto di qualità e un servizio post vendita professionale riduce al minimo il “fermo porta”.
Che differenza c’è tra porte scorrevoli e porte a battente?
Le porte scorrevoli si aprono sulla stessa linea orizzontale, mentre le porte a battenti roteano attorno ad una cerniera.
Perché l’automazione si muove a strappi?
L’anta scorrevole o a battenti non deve avere movimenti a strappi altrimenti significa che il gruppo azionatore ha una difettosità. Normalmente le ante iniziano il movimento con una velocità alta per poi rallentare gradatamente prima di arrestarsi, sia in apertura che in chiusura.
Come funziona un portone sezionale?
Il portone sezionale ha un manto suddiviso in sezioni uguali aventi misura in altezza di circa 50 cm. incernierati tra loro, le sezioni scorrono entro guide verticali fino ad un’altezza di circa 20/25 cm. inferiore alla luce del vano, successivamente scorrono su guide orizzontali parallele al soffitto.
L’installazione di un portone sezionale necessita di opere murarie?
In genere non occorrono opere murarie se si esclude la tassellatura.
I portoni sezionali possono essere installati sia in abitazioni private che in aziende?
Si, sono modelli che si differenziano per misure ed ingombri
I portoni sezionali sono dotati di fotocellula?
Dipende dal grado di sicurezza che si vuole raggiungere e dal tipo di motorizzazione adottata; infatti alcuni motori sono dotati di encoder per il rilevamento di ostacoli e sono quindi in grado di garantire un buon livello di sicurezza anche in assenza delle fotocellule. Certamente se si vuole evitare il contatto fisico tra la porta e l’eventuale ostacolo è preferibile installare una o due coppie di fotocellule.
Quanto durano nel tempo i serramenti in legno?
I profili uniformemente essiccati, risultano altamente stabili ed immuni da deformazioni del tempo per rigonfiamenti e ritiro di umidità.
Che cos’è il “Bloc-Stop”?
l Bloc-Stop permette al legno e all’alluminio (materiali con coefficienti di dilatazione diversi) di muoversi quando si dilatano, indipendentemente l’uno dall’altro, garantendo sempre e comunque un’ottima resistenza meccanica. L’interruzione della temperatura, viene realizzato dalla camera d’aria ventilata tra legno e alluminio che garantisce il giunto aperto.
Che cos’è il PVC?
Il PVC (cloruro di polivinile) è un materiale termoplastico ottenuto dalla lavorazione del petrolio e riciclabile al 100%, infatti può essere fuso innumerevoli volte senza perdere le qualità che lo rendono ideale nella realizzazione dei serramenti.
Perché scegliere serramenti e infissi in PVC?
Perché porte, finestre, infissi e serramenti in PVC hanno una lunghissima durata, che spesso oltrepassa il mezzo secolo. Grazie alla lunga durata, alla resistenza, all’impermeabilità, alla capacità di isolamento termico e acustico e ai costi contenuti, il PVC sta sostituendo materiali più tradizionali, più costosi e di difficile lavorazione. Oggi gli infissi in PVC sono la soluzione ideale per ottenere il massimo risparmio energetico rispettando l’ambiente.
Quali vantaggi offrono i serramenti in PVC?
I vantaggi sono molteplici: da un eccellente isolamento termico che permette di ridurre i costi per riscaldare o raffreddare gli ambienti a un ottimale isolamento acustico che contribuisce all’abbattimento dei decibel; dalla resistenza all’acqua e al vento a un drenaggio perfetto: la barriera centrale addizionale e la zona di drenaggio inclinata, assicurano la perfetta evacuazione dell’acqua dalla superficie. Inoltre i serramenti in PVC offrono un conveniente rapporto qualità/prezzo.
Quanto costano i serramenti in PVC?
Il serramento in PVC è imbattibile dal punto di vista qualità/prezzo per uso residenziale, ma il prezzo è dato da molteplici variabili (dimensioni del serramento, tipo di profilo, numero delle ante, ferramenta impiegate, colore ecc..) pertanto occorre rivolgersi ai professionisti del Gruppo Astro per richiedere un preventivo il più possibile preciso e dettagliato.
Perché scegliere serramenti e infissi in alluminio?
Gli infissi in alluminio offrono innumerevoli vantaggi. Sono resistenti e inalterabili nel tempo e per una corretta manutenzione è sufficiente pulirli periodicamente con acqua e detergenti neutri. I serramenti in alluminio sono impermeabili all’aria e resistenti all’acqua, sono isolanti dal punto di vista termico e permettono di risparmiare sui consumi per il condizionamento e il riscaldamento, sono isolanti dal punto di vista acustico e grazie a trattamenti particolari sono adatti a qualsiasi architettura, sia nelle costruzioni moderne che nelle costruzioni d’epoca, sia nell’architettura abitativa che in quella industriale e commerciale.
Perché scegliere serramenti e infissi in alluminio/legno?
I serramenti in alluminio/legno coniugano in un unico prodotto i vantaggi di un materiale moderno e versatile come l’alluminio con la bellezza intramontabile del legno. I serramenti in alluminio/legno mettono d’accordo, dagli amanti del legno a coloro che vogliono ridurre le emissioni inquinanti senza rinunciare ai vantaggi offerti dai materiali più moderni come l’alluminio.
Che vantaggi offrono i serramenti misti (legno-alluminio)?
I serramenti in legno e alluminio sono resistenti ad acqua e aria e la loro manutenzione è pressoché assente. Inoltre l’isolamento termico e acustico permette di risparmiare sui costi di riscaldamento e condizionamento, e la possibilità di usare qualsiasi tipo di legno e di scegliere qualsiasi colore per l’alluminio rende questo tipo di serramenti versatili e adatti a qualsiasi ambiente.
È meglio il serramento in legno, in alluminio, in legno/alluminio o in PVC?
Non esiste una risposta standard, il consiglio è quello di rivolgersi ai Soci del Gruppo Astro e richiedere un sopralluogo per valutare al meglio i materiali da utilizzare nello specifico caso.
Vorrei monitorare la mia abitazione con un servizio di telecontrollo automatico, a chi posso rivolgermi?
Per un approccio nuovo e moderno a queste tematiche, i Soci Astro mettono a disposizione un servizio realizzato con sistemi prodotti da una tra le più importanti multinazionali che opera nel settore e che ne garantisce l’affidabilità e la durata nel tempo, quindi non esitare a chiedere informazioni in merito.
A cosa serve il telecontrollo automatico?
Il servizio di telecontrollo automatico permette il monitoraggio dei sistemi di Centralizzazione integrata per la segnalazione automatica di eventi inaspettati quali emergenza batterie, allagamenti, monitoraggio di presenza in casa, sicurezza incendio e sicurezza gas e monossido.
Gli impianti di videocontrollo aumentano la sicurezza?
È opportuno installare le telecamere nei punti d’accesso e nelle aree più nascoste e meno sorvegliate.
Quali sono le tecnologie più avanzate nei sistemi TVCC e di videocontrollo?
Le tecnologie più avanzate sono le telecamere IP in quanto hanno la massima capacità di risoluzione. Il loro costo è più elevato rispetto alle telecamere tradizionali e deve essere valutato da un tecnico specializzato pertanto è bene rivolgersi a uno dei Soci del Gruppo Astro per una consulenza appropriata.
Da cosa è costituito un impianto di videosorveglianza?
L’impianto di videosorveglianza prevede una o più telecamere, un apparato di registrazione e un software di visualizzazione.
Un impianto TVCC può essere gestito da remoto (tramite cellulare)?
Si, possono essere scaricate apposite “App” che permettono la visualizzazione da dispositivi mobili tramite connessione internet.
Esistono dei sistemi di videoconferenza “mobili” studiati per chi è sempre in movimento?
Servono delle autorizzazioni particolari per installare un sistema di videocontrollo?
Si, è bene rivolgersi a un Socio del Gruppo Astro per garantirsi un impianto adeguato corrispondente alle normative vigenti in campo elettrico, della privacy e dei diritti dei lavoratori.
In che modo è più opportuno installare le telecamere di videosorveglianza?
A quale apparecchio elettronico vengono collegate le telecamere?
Nei sistemi tradizionali si usano telecamere analogiche che vengono collegate al videoregistratore digitale, mentre le telecamere IP vengono connesse alla rete ed è necessario predisporre un computer con idoneo software di registrazione.
Quali sono le caratteristiche di un videoregistratore digitale?
In base alle dimensioni dell’impianto il videoregistratore deve avere tanti ingressi quanto il numero delle telecamere. Gli apparati attualmente in uso dispongono di 4, 8 e 16 ingressi che variano in base alle esigenze.
Quali documenti regolano la privacy negli impianti di videosorveglianza?
I provvedimenti del garante della privacy in merito alla videosorveglianza (consultabili sul sito www.garanteprivacy.it) e lo statuto dei lavoratori Legge 300/1970 in materia di controllo dei lavoratori con impianti audiovisivi.
Per quanto tempo restano in memoria le immagini registrate?
Dipende dalla tipologia dell’impianto, è comunque possibile consultare il provvedimento del garante sulla privacy in materia di videosorveglianza.
È possibile identificare i volti nelle riprese?
Si, bisogna valutare bene il posizionamento delle telecamere e l’illuminazione dell’area.
I cartelli di avvertimento sono obbligatori?
Si, nei luoghi pubblici.
È possibile visualizzare le immagini delle telecamere via internet?
Si, da remoto tramite il broswer live (in tempo reale) e tramite il software compatibile con la macchina di videoregistrazione è possibile consultare le immagini in memoria.
Le telecamere vedono di notte?
Si, esistono telecamere con integrati degli illuminatori IR (infrarosso) non visibili ad occhio nudo che garantiscono un cono di illuminazione anche al buio.
Cos’è EvoGps-Web?
Il sistema di localizzazione satellitare Evomatic EvoGps-Web, è una soluzione espressamente dedicata alla gestione della flotta aziendale e di tutte le risorse in movimento. Permette l’integrazione con il gestionale aziendale per fornire la pianificazione delle missioni o delle consegne, il controllo delle ore di guida degli autisti e del flusso di lavoro, il monitoraggio degli automezzi, fornendo informazioni affidabili su viaggi, soste, allarmi, chilometri percorsi e consumi.
Come funziona EvoGps-Web?
La piattaforma software di localizzazione satellitare permette il monitoraggio e la gestione di tutte le risorse in movimento attraverso speciali dispositivi GPS in grado di trasmettere – in tempo reale – la posizione geografica, gli stati logici e le grandezze fisiche rilevate.
Come vedo la mia flotta aziendale?
Basta una semplice connessione ad internet ed un browser. La piattaforma è compatibile con tutti i browser più diffusi e tutti i dispositivi che dispongono di una semplice connessione ad internet e di un browser per la navigazione possono collegarsi al pannello di controllo grazie al quale è possibile monitorare tutti gli spostamenti.
Perché utilizzare un localizzatore satellitare EvoGps-Web?
Per risparmio ed efficienza logistica in tempo reale. L’utilizzo Costante della piattaforma di localizzazione satellitare garantisce una serie di benefici che possono influire positivamente sull’efficienza reale della flotta aziendale, in quanto la pianificazione preventiva delle attività e il conseguente controllo online delle risorse in movimento, ottimizzano le attività lavorative, riducono sensibilmente i consumi e i tempi di lavoro garantendo sempre la massima sicurezza dell’operatore. Coloro che hanno installato il sistema dichiarano:
- il 70% delle aziende un risparmio di carburante dal 7% al 12%;
- l’80% delle aziende una diminuzione mensile dei km percorsi dal 10% al 25%;
- il 25% delle aziende un risparmio in ore lavorative in cantiere dal 5% al 9%.
Il Sistema EvoGps-Web può essere anche antifurto satellitare?
Si. Le maggiori Assicurazioni italiane riconoscono il sistema EvoGps come antifurto satellitare. È quindi possibile usufruire, di uno Sconto importante sulla polizza furto Minimo del 30 %. Grazie al Modulo di gestione Allarmi. E’ possibile abilitare o disabilitare la segnalazione in determinate fasce orarie giornaliere/settimanali, tramite un apposito interruttore manuale installato sul veicolo in una posizione nascosta oppure tramite un apposito interruttore a relè attivabile con telecomando a distanza.
E per quello che riguarda la sicurezza dell’autista?
Il localizzatore satellitare garantisce la sicurezza sul luogo di lavoro e si coniuga perfettamente a tutte le realtà che necessitano di localizzazione e monitoraggio. Il sistema rileva il luogo dove si è verificato l’evento di allarme o la richiesta di soccorso e invia la segnalazione tramite sms/e-mail ai responsabili della gestione dell’emergenza (D.M. 388/2003: Rif. Disposizioni Sul Pronto Soccorso Aziendale. Decreto 15 luglio 2003, n. 388).
L’utilità del sistema è solo quella di localizzare?
Non solo. Attraverso la gestione delle risorse in movimento è possibile dialogare e interagire a distanza con il personale, le macchine e gli impianti geograficamente distribuiti sul territorio, attraverso un’ampia gamma di strumenti hardware e procedure software che consentono di gestire le seguenti funzioni:
- teleallarme: avvisi automatici in caso di tentativi di furto o guasti di funzionamento di un impianto;
- telecontrollo: controllo costante e attivazione remota a distanza di impianti o macchine o blocco motore;
- telegestione: registrazione delle informazioni al fine di analizzare, ottimizzare e gestire a distanza l’attività di macchine e impianti controllati:
Quali sono i benefici reali per la mia azienda nella quotidianità?
- Gestione della Flotta aziendale;
- Ottimizzazione dei tempi di trasferimento;
- Pianificazione e organizzazione degli interventi;
- Certificare al cliente il lavoro eseguito;
- Gestione dello storico percorsi;
- Analisi e riduzione dei costi di intervento;
- Tempestività di intervento;
- Aumento della sicurezza;
Tutela della sicurezza dei conducenti dei mezzi aziendali con gestione degli allarmi, dal furto alle situazioni di disagio (SOS).
In caso di contestazione di un cliente posso usare i dati che provengono dal sistema?
Si, il sistema di localizzazione Evomatic può essere usato come certificazione del lavoro eseguito e garantisce la riservatezza, l’autenticità e l’inalterabilità dei dati raccolti (tracciati, coordinate, eventi,ecc.) e registrati su DataBase SQL, provenienti dai dispositivi GPS e abbinati alle risorse aziendali.
Rispetto alle Normative vigenti come si colloca il sistema?
Può essere rilasciato un provvedimento che autorizzata l’utilizzo dei dispositivi di localizzazione satellitare e registrazione eventi (GPS), in quanto impiegati per le finalità organizzative e di sicurezza, nel pieno rispetto della normativa dettata per la tutela dei lavoratori (art. 4 L. n. 300 del 1970) e a tutela dei dati personali (D.Lgs. 196 del 2003). Tutti i localizzatori forniti da Evomatic sono dotati di un pulsante/interruttore che permette l’accensione e lo spegnimento dei dispositivi, qualora l’operatore ritenga necessario disattivare il dispositivo a tutela della privacy.
Qual è la differenza tra Basculanti e Portoni Sezionali?
La basculante è costituita da manto unico che nel movimento di salita esce verso l’esterno per 1/3 della sua altezza e per 2/3 verso l’interno.
Qual è meglio utilizzare tra Basculanti e Portoni Sezionali?
La porta sezionale è senz’altro un prodotto più evoluto con minor ingombri, maggior rigidità, miglior coibentazione e maggior silenziosità.